Sincronismi in cammino
…libro d’artista “Sincronismi in cammino” per “FABULA enigmi” esposto nel 2018 al Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (VE), a cura di Giorgio Baldo e Stefano Cecchetto…
www.museodelpaesaggio.ve.it/mostra/fabula-enigmi/
Concept:
“Ci sono sincronismi che non capisci veramente appieno finché non li vivi nella spontaneità delle cose…
Dal 14 settembre al 13 ottobre 2017 ho percorso il “Cammino di Santiago”, partendo a piedi da Roncisvalle e arrivando a Santiago. Sono stata accompagnata fin dal primo giorno da un oggetto a me molto vicino e caro…che mi ha fatto sentire nella giusta strada grazie a questa sua presenza quasi quotidiana…
Parlo di un adesivo, aveva la forma di un bottone, azzurro!!!
Ne ho incontrati molti, li ho fotografati, li ho osservati, loro hanno osservato me. Ho custodito la traccia di un precedente passaggio, un viandante che non sa d’avermi regalato la gioia di sorridere. Gioivo ogni volta che comparivano in cartelli, indicazioni, pali: ogni volta che tra i miei passi sbucavano…
Ho fatto ricerche fin da subito per risalire a cosa potesse significare o riguardare, anche quando sono rientrata a casa, ma senza risultato. Ho iniziato così a fantasticare e creare una mia fiaba… e questa storia l’ho raccontata alle persone che incontravo nel cammino. Questa mia narrazione fantastica non aveva un senso di per sé, lo ha trovato, il senso, tra le persone: lo spagnolo Pedro mi ha fotografata vicino al primo il primo giorno, Vincent che arrivava da Taiwan lo ha fatto più avanti; Carlos dalla Colombia mi ha regalato un bottone creato camminando con un sasso e dei fili di corteccia; Hanna da Londra, durante una nottata passata tra le mura di una chiesa, mi ha dato un bottone perso da un vestito; Csaba dall’Ungheria, in un rifugio dedicato ad un pellegrino italiano, mi ha consegnato un bottone che portava con sé; Benedetta e Mariella mi hanno lasciato messaggi a forma di bottone lungo la strada e Miguel arrivati a Santiago mi ha regalato dei bottoni di madreperla. Chi non ne aveva me li ha promessi, attendo quelli. Daniela da Bratislava, mi spedirà i suoi bottoni realizzati in argilla; Roberta uscita dalla sua casa, vicino a Padova, e partita da lì in direzione Santiago, me li porterà quando rientrerà in Italia dai suoi tanti pellegrinaggi. Cesare a Finisterre si è staccato un bottone e mezzo dagli abiti che aveva addosso. Tanti altri mi hanno aiutato ad arricchire questa storia…
Due adesivi, due di quei bottoni azzurri, sono riuscita a staccarli, un po’ vacillante. Non volevo rubare emozioni a chi dopo di me passando e vedendoli avrebbe trovato nuove storie in essi…ma non ho resistito a portare con me quei due. Erano quasi già rimossi dalle intemperie.
E per finire arrivando a Finisterre, il chilometro zero del cammino, nella parte più estrema, a ovest guardando l’oceano, sulle scogliere, dove più in là non sarei potuta andare, ho trovato un bottone, il bottone…e un senso in più all’origine di questa strada. È stato la perfetta chiusura di questo cerchio…
Ho raccontato all’oceano questa mia avventurosa e favolosa storia di bottoni ed incontri, ho lasciato sulle rocce i miei calzini, e sono ripartita.”
materiali: carta da parati, carta fotografica, carta varia, filo cotone
anno 2018