Piccole storie

…di notte porto la mascherina per custodire i miei sogni…di giorno sogno ad occhi aperti continuamente ❣️
questa linea di collane è nata per le sognatrici, che un po’ vogliono restare bambine, dalla mente tersa e incontaminata❣️
e lei è Keri Smith la mia autrice preferita di sempre…apro i suoi libri che sono capolavori pieni di stimoli tra creatività e fantasia, e mi ritrovo nel mio mondo fatato❣️

…questa mattina ho scattato un bel po’ di foto…il sole entrava in casa baldanzoso e io ho ne ho approfittato…ho preso collane, spille, scatole, cuori, libri, quaderni e tutto ciò che mi stava attorno (sono un’accumulatrice si certo 😂 non ho mai adorato il minimalismo)…

Michele mi ha fatto un regalone, è tornato a casa con questo catalogo della Fondazione Prada…Louise Bourgeois è nella classifica top delle mie artiste donne❣️
Nella prima pagina c’è una sua lettera scritta a mano che è pura poesia…
“This book includes the testimony of many witness during more than five decades. It is also subject to the inconscious selection of my memory. Do not look for a rational treatise, life is made of experiences and emotions, the objects I have created make them tangible.”
Mi sembrava potesse star bene abbinata ad un pezzo della “Gorgon collection” dedicata a Medusa❣️
E a un cuore rosso di ceramica su bastoncino che ogni tanto diventa la mia bacchetta magica❣️

…ultimamente scrivo molto…scrivo quello che mi passa per la testa, sensazioni e emozioni, scrivo quello che ascolto e che mi ispira o che leggo e voglio esaminare con più calma, scrivo parole a volte a caso, scrivo numeri che si presentano nelle mie giornate…insomma riempio quaderni…in uno scarabocchio e scrivo appunti per possibili nuovi pezzi da produrre, uno è il mio quaderno della gratitudine (e consapevolezza), uno è dedicato ai cammini, uno è il diario (che porto con me) nelle mie camminate, uno custodito con grossa cura è il diario del mio Cammino di Santiago, uno è pieno di appunti di vari workshop ai quali ho partecipato, uno è zeppo di annotazioni felici per la mia isola che non c’è…e poi ci sono i miei scrapbooks in cui appiccico qualsiasi cosa mi faccia star bene (i bigliettini degli amici, i ringraziamenti delle clienti, adesivi, foto, ritagli, scritte, cartoline, ricordi, biglietti di mostre e concerti, varie e eventuali)…sono tutti sul mio comodino divisi per colore❣️
Ne cerco di strani quando sono in giro…questi li ho portati a casa con me da Londra e da Amsterdam l’anno scorso…e hanno lo stesso colore di questa collana❣️

…quando ho scoperto che il funambolo Philippe Petit aveva scritto un libro intitolato “Creatività il crimine perfetto” sono corsa in libreria…adoro follemente Philippe, adoro il suo essere anticonvenzionale e la sua gran testardaggine nel voler realizzare i suoi sogni…quando ho letto tra le pagine “Il creatore deve essere un fuorilegge. Non nel senso di criminale, ma piuttosto un poeta che esercita la ribellione intellettuale…” credo di aver pianto di gioia…
In ogni capitolo c’è una digressione a sfondo blu…che porta a trasgredire pure nella lettura…
Ecco oggi la mia disobbedienza ha il colore del cielo e del mare…è piena di tanti fili e righe imperfette, non dritte, non preimpostate (come quando cammino e le cose più belle le trovo fuori dai sentieri battuti)…
Buona delinquenza artistica a tutti voi❣️

…ho preso le cose che amo…passioni! oltre ai miei bottoni, colleziono scatole, spille, cuori, ultimamente cerco quaderni strani quando sono in giro, e negli ultimi anni leggo molto…ho messo così tutto assieme…sono piccole storie del mio percorso, di ciò che sono e che adoro!!! Ne sono usciti una ventina di scatti…

“Chi ama viaggiare dovrebbe almeno una volta fare l’esperienza di avventurarsi lontano senza biglietto di ritorno, senza nemmeno una minima data di rientro. E chi parte a piedi dovrebbe arrivare fino in fondo all’orizzonte desiderato, fino a placare la sete di solitudine e di incontri, fino a esaurire qualsiasi velleità dell’andare. Il fascino del viaggio è quello di sfuggire alla routine; il fascino del viaggio a piedi è aprirsi all’ignoto.” L’ebbrezza del camminare di Emeric Fisset…un gioioso regalo di Emanuela, compagna di camminate❣️
Io quando mi vesto faccio un po’ la stessa cosa, voglio sfuggire alle abitudini e all’uniformità…indosso così abiti e accessori che mi regalano un senso di libertà…e il colore della libertà per me ha tutte le tonalità del verde (qui collana verde acido)❣️
E voi che colore usate per sentirvi libere???

…in questo quaderno fucsia c’è tutto ciò che c’era appeso in una delle pareti di camera mia…era il mio muro del buonumore…poi si era talmente riempito che un giorno ho sentito il desiderio di svuotarlo per avere una pagina bianca su cui ricominciare a inserire nuovi tasselli di vita❣️
E tutto quello che era lì l’ho incollato nelle pagine di questo quaderno…fotografie, biglietti d’auguri, cartoline, biglietti di concerti e mostre, post-it, testi, disegni, ritagli, carte da gioco trovate a terra…
Avevano bisogno di stare in un colore vivace che mettesse il buonumore a sua volta❣️
Lo stesso entusiasmo lo trovo nei miei bottoni…mi hanno cambiato la vita un po’ di anni fa…e ora continuano a regalarmi tantissimo❣️
E come disse Celentano anni fa: La donna è rock L’uomo è lento
…io direi: Il fucsia è rock Il grigio è lento❣️
E per voi cos’è rock e cos’è lento???

woman be brave❣️

…sentirsi una raccoglitrice di scintille..senza tempo…


…quando ho conosciuto Alessandra alla presentazione del suo libro, mi ha regalato un po’ di adesivi…che sono finiti nei miei quaderni❣️
…amo camminare da sola e questo libro mi ha fatto rivivere molti momenti dei miei cammini…ma amo molto anche camminare con accanto belle anime, si creano piacevoli sinergie e si condividono situazioni molto potenti❣️
…quando non cammino amo comunicare arricchendo il mio corpo con le mie collane, provo a dare un significato a questa necessità di espressione, lo faccio non solo per un valore estetico, ma cerco di renderlo partecipe di una narrazione, di un decondizionato equilibrio del corpo stesso ❣️
e questa tonalità di verde è, nella mia personale visione, la modalità preferita di raccontarmi❣️


…anni fa quando ho scoperto Vivian Maier e la sua storia ho avuto per giorni un incontenibile entusiasmo e ho cercato il più possibile informazioni su di lei…dopo un po’ ero a Milano per lavoro e ho saputo che c’era una mostra interamente dedicata alle sue fotografie…sono stata in quelle stanze espositive per ore…ammaliata❣️
Adoro sconsideratamente i suoi autoritratti❣️
Mi piacciono da impazzire le storie folli, assurde affascinanti, di persone che sono in grado di lasciarti un qualcosa, di fare la differenza❣️
In questi giorni ve ne racconterò altre…di tutte donne naturalmente…


“Quando sono diventato matto
ero troppo distratto
non ho potuto
godermi la scena”
Federico Tavan


La mia immaginazione ha un ruolo fondamentale nel mio lavoro…in molti mi chiedono come si sviluppa la mia produzione e che ruolo ha la progettazione per me…
Direi che il mio processo si potrebbe definire “visivo”…guardo tutto ciò che ho a disposizione nelle mie scatole di bottoni e poi scatta un qualcosa nella mia testa che mette assieme i colori, le forme, i vari materiali dei bottoni e li immagina già concretizzati in qualcosa di finito…non saprei come definire tutto ciò se non con il termine immaginazione…io progetto veramente pochissimo, spesso disegno a pezzo ormai finito, principalmente per ricordarmi i passaggi del filo e il numero di bottoni o per definire un particolare, un possibile miglioramento della forma della collana❣️
Utilizzo da sempre bottoni di recupero che trovo per la maggior parte in vecchie mercerie che chiudono (poi c’è qualche piccolo stock di avanzo di magazzino e qualche mia ricerca in mercatini & co)…avete presente le scatole delle mercerie con i bottoni attaccati all’esterno? Ecco quelle…perciò capirete che non ho grandissime quantità per tipo di bottone, questo per me è un pregio, riesco ancora di più a rendere unico ogni pezzo che esce, riesco ad aumentare quella mia idea di originalità totale che voglio dare ad una persona che sceglie una mia collana❣️
Solo che per ogni collana che creo è un ricominciare da capo tutte le volte, non ho una produzione in serie e ogni volta per ogni pezzo devo reimpostare tutto, ricalibrare e rivedere tutto…questo mi stimola tantissimo e di certo non lascia spazio all’annoiarsi❣️
E qui gli stimoli e le ispirazioni continue che cerco nella mia vita influiscono in modo enorme (altra domanda frequente: dove trovi ispirazione?) e questo è fondamentale per me, in ogni attimo, in ogni cosa posso trovare uno spunto per il mio lavoro…la curiosità (quella bella) è sempre stata un gran aiuto…perciò cerco il più possibile di imparare e approfondire ciò che mi colpisce, ho imparato nel tempo a lasciarmi guidare molto dall’intuito❣️

❣️mettere assieme cose strampalate e preziose…per renderle ancora di più uniche…
❣️tenere ciò che conta e lasciare andare quello che non è allineato con il nostro essere…
❣️trovare percorsi e fluire nella spontaneità…
❣️io funziono così…

…adoro l’asimmetria, la studio quando compongo uno dei mie pezzi, cerco una differente proporzione che si avvicina molto alla mia visione di una mia imperfetta perfezione…un sentirsi a proprio agio con se stessi nonostante qualità non proprio impeccabili…accettarsi per come si è…nella nostra sghimbescia totalità…
…e questo scatto potrebbe diventare la rappresentazione di un ossimoro, le composizioni simmetriche e prospettiche dell’immagine di Wes Anderson accostate alle mie più strampalate ricerche di armonie negli squilibri…
Differenti prospettive…