ChiaraCaminante sul Camino Natural de Lanzarote…

…i progetti belli ti fanno fare cose insensate e un po’ pazze come non dormire per tutta la notte per andare a prendere un aereo, bivaccare in aeroporto e arrivare a destinazione la mattina presto per iniziare a camminare il prima possibile…
…e partire nei passi subito…in una terra questa volta molto diversa da quelle che ho percorso prima, e in realtà su cui ho indagato e studiato veramente poco…
…il volo aereo è stato il mio autoregalo di Natale, pianificare un cammino per me è già un inizio del viaggio, la gioia comincia a farsi sentire subito…
…si decolla il 16 febbraio alle 6.25 da Bergamo per arrivare a Arrecife alle 9.35 con un’ora di differenza di fuso…
…un bus dall’aeroporto ci porta a Playa Blanca, dove davanti all’oceano brindiamo alla partenza con birrette e le prime papas arrugadas (di una lunga serie)…facciamo scorta di acqua e seguendo le prime frecce rosse iniziamo il Camino Natural de Lanzarote GR131 la traversata dell’isola da sud a nord…
…il panorama è pazzesco, il terreno nero vulcanico regala all’immaginazione l’idea di essere in un altro pianeta…il contrasto è assai forte, con le case tutte bianche e una scarsissima vegetazione di verdi piante grasse (enormi) e qualche palma…
…l’arrivo dopo quasi 15 km è a Yaiza, dove ci accoglie una favolosa Casa con un patio interno coloratissimo e un arredamento davvero particolare (abbiamo pure un bagno tutto in roccia con una mega doccia)…c’è anche una piscina leggermente riscaldata, fuori c’è vento e non proprio caldo, ma ci immergiamo piene di felicità per questa nuova avventura…
…il 2° giorno quasi subito ci troviamo a camminare nel nero (forte essenza di quest’isola) di La Geria, uno scenario indescrivibile, affascinante e insolito, non avevo mai visto nulla del genere: vigneti a vista d’occhio a forma di buca conica con al centro la vite e bordata di rocce a protezione del vento…
…scavallando un monte ci ritroviamo con vista oceano (verso est), arrivate al Monte Blanco decidiamo di fare un sentiero alternativo per visitare i canyon neri di Las Grietas, dove magicamente si entra nella terra tra nere crepe…
…la destinazione finale della giornata è San Bartolomè, dove brindiamo con vasitos di vino blanco con Nicolas che ci racconta un sacco di aneddoti dell’isola…
…il 3° giorno è meravigliosamente assurdo, compresi i sincronismi nella ricerca di una camera per la notte e deviazioni dal camino per andare a fare il bagno sull’oceano…partite da Haria raggiungiamo dopo 10 km il bel paese di Teguise, dove troviamo un sacco di ragazzi vestiti in maschere tradizionali, in un piccolo negozietto compro un cuore di pietra lavica a ricordo di tutto ciò…da qui camminiamo fino al Morro Alto e poi scendiamo a Caleta de Famara…l’arrivo all’oceano è fantastico, ci tuffiamo subito nell’acqua fresca…
…ritorniamo nei passi e iniziamo una lunga salita di 600 mt di dislivello, in un paesaggio da urlo, verso il monte El Castillejo…raggiunta la cima tiro un urlo liberatorio, la veduta che si apre a 360° è imponente e tremendamente potente…appena sotto c’è Haria in un’oasi di palme verdi, troviamo Carlo e gli chiedo se posso abbracciarlo (alla mattina mi aveva chiamata per propormi una camera ad un prezzo dimezzato rispetto a booking) ci accoglie con una gentilezza super (e con regali creme e saponi all’aloe)…per cena al ristorante Porta Verde mangiamo divinamente, brindando con Malvasia vulcanica (che resterà per sempre nei nostri cuori)…
…4° e ultimo giorno di Camino Natural, attraversiamo territori più verdeggianti e piantagioni di aloe fino ad arrivare in circa 13 km sulla punta nord dell’isola a Orzola…da qui prendiamo il traghetto per La Graciosa, in 30 minuti giungiamo all’unico paesino di tutta l’isola, dove le strade che attorniano le poche case sono di sabbia…noleggiamo 2 mountain bike (lasciamo gli zaini al noleggio) e giriamo tutta l’isola, un po’ più di 20 km facendo tappa nelle varie spiagge, Playa de las Conchas è un colpo d’occhio bianco pazzesco, a Playa del Ambar ci immergiamo nell’acqua congelata e visitiamo le vicine grotte…anche questi luoghi sono qualcosa di indescrivibile!!!
…ritorniamo a Orzola in traghetto da dove prendiamo un bus per Arrecife, ci aspetta la notte in ostello La Casita, molto carino, incontriamo altri viaggiatori…
…5° giorno sull’isola, tutto continua ad incastrarsi magicamente…volevamo noleggiare un auto per gli ultimi 2 giorni, ma in ostello abbiamo conosciuto Alberto che sta girando il mondo e ci ha proposto di condividere con lui la 500 che ha appena preso a nolo…raggiungiamo così Puerto Calero (un centro molto mondano) punto di partenza per il sentiero sulla cosa sud/est più selvaggia…in poco arriviamo a Playa Quemada, un piccolo villaggio di pescatori, rimasto indietro nel tempo e con un bel fascino…riprendiamo il sentiero salendo su e giù per le varie spiagge nere che si aprono, spesso andando fuori dal sentiero più battuto…in una ci immergiamo nell’oceano per qualche secondo (anche qui l’acqua è gelida)…
…per km e km la natura è presenza totale, squarci di panorami esageratamente impressionanti, fino a Punta del Papagayo dove siamo catapultati in un’enorme folla di persone che ha raggiunto questo punto in auto…ritorniamo in acqua (sempre dalle temperature freddissime) nella vicina spiaggia meno affollata…e poi ci dirigiamo a Playa Blanca attraversando la lunga passeggiata litoranea (anche qui molto mondana) fino alla stazione dei bus dove prendiamo al volo quello che ci riporta a Puerto Calero dove avevamo lasciato l’auto…30 km a piedi!!!
…la sera ad Arrecife ci imbattiamo nella sfilata dei carri, è l’ultimo giorno di carnevale sull’isola…brindiamo a sangria con vista sulla baia e poi di nuovo all’ostello…
…6° e ultimo giorno sull’isola, con Alberto andiamo a visitare il lago verde Charco de los Clicos a El Golfo, i colori sono spettacolari: lago verde, spiaggia nera, rocce rosse, oceano azzurro…
…poi ci regaliamo una super degustazione di vini alla Bodega El Grifo a La Geria, Malvasia vulcanica seca il TOP assolutoooooooo!!!
…e poi ci dedichiamo a Cesar Manrique, artista e architetto che è stato una scoperta assai favolosa!!! Attivissimo nel tema della sostenibilità urbana ha dato un tocco molto personale ed eccentrico a tutta l’isola, che si percepisce e si integra in modo autentico. Visitiamo la Foundacion Cesar Manrique, ex casa costruita e integrata in una colata lavica, il monumento al Campesino con l’annessa casa museo e alcuni giochi del vento (Juguete del viento)…
…Alberto ci accompagna in aeroporto e tra lunghi abbracci ci salutiamo…
…e poco prima dell’imbarco alla fine di questo super viaggio trovo un bottone, ma non uno qualsiasi, uno opaco del colore della lava su cui per giorni ho camminato…
…continua ad essere un qualcosa che mi sorprende moltissimo e che mi lascia senza una spiegazione logica, ma ho imparato a trovarla da me un’interpretazione a questi sincronismi: l’essere sulla giusta strada…
Stupore, letizia e tanta gratitudine!!!

Grazie a S. per la preziosissima compagnia in questa avventura caminante!!!

a questo link ho trovato un po’ di informazioni su questo Camino Natural GR131 https://www.mapa.gob.es/es/desarrollo-rural/temas/caminos-naturales/caminos-naturales/sector-canario/orzola-playa-blanca/default.aspx

P.S. nell’ultima foto una frase di Manrique che devo imparare a fare mia sempre di più 😉

16-21.02.2023

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